Le affermazioni contenute nell’art. 34 della Costituzione Italiana, all’epoca in cui furono scritte erano senz’altro rivoluzionarie: una scuola gratuita, obbligatoria e aperta a tutti, dove “i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”.
Oggi non ci piace più molto accostare il concetto di merito al diritto allo studio: da un lato perché abbiamo capito che i voti non sono necessariamente espressione del reale talento e capacità, e che spesso gli studenti restano inespressi sotto la coltre delle circostanze, delle consuetudini, della famiglia e della provenienza geografica e sociale. Dall’altro lato, perché abbiamo anche compreso che studiare e crearsi una cultura è troppo importante per subire il freno di una condizione, soprattutto nell’epoca dell’analfabetismo funzionale dilagante.
“La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze”, prosegue la Costituzione. Ma gli aiuti messi in campo dallo Stato e dalle Regioni, come dai Comuni, come spesso accade con i bonus, non sono sempre facili da raggiungere. Occorre raccapezzarsi nei labirinti burocratici, tra le informazioni sparse e parcellizzate. Perciò è importante, ad esempio, che anche il personale scolastico sia informato e formato per riconoscere le situazioni di disagio e di fragilità: in Italia quasi 1 minore su 15 ha avuto esperienze di lavoro ed è più che doppia la percentuale di minori con esperienze lavorative prima dell’età legale consentita, che hanno interrotto temporaneamente la scuola secondaria di I o II grado, rispetto ai pari senza esperienze lavorative. È bene per tutti essere informati su tutte le opportunità messe a disposizione per garantire il diritto allo studio, dalle borse di studio agli sgravi fiscali.
Come restare informati?
Di seguito proveremo a fare una mappatura dei bonus e delle agevolazioni disponibili al momento, ma per ovvie ragioni questa pagina non può essere esaustiva, né può essere uno sportello aperto che risponda alle esigenze del singolo. Come già spiegato in precedenza, per restare informati tempestivamente e per richiedere gli aiuti cui si ha diritto, occorre armarsi di pazienza e monitorare quantomeno il sito Inps e quello del proprio Comune di residenza (ma anche quello della Regione). Una buona idea è recarsi a un patronato per ottenere informazioni sulle agevolazioni erogate dall’Inps. Anche le segreterie delle scuole e delle università dovrebbero essere in grado di fornire informazioni a chi ne facesse richiesta. Intanto ecco un elenco utile.
Bonus Cultura
Il Bonus Cultura è un programma gestito dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in atto dal 2016. È rivolto a tutti i diciottenni, ai quali lo Stato eroga dei fondi sotto forma di un voucher dal valore di 500 euro spendibile in determinati prodotti e attività culturali.
Il Bonus cultura 2023 si rivolge ai nati nel 2004, ovvero a coloro che nel 2023 hanno già compiuto 18 anni. Essendo digitale, non può essere trasferito a terzi o convertito in denaro, poiché funziona come un portafoglio virtuale. Può essere utilizzato fino a quando il credito è disponibile, e una volta esaurito, non può essere riattivato, poiché è destinato solo ai 18enni. È richiedibile da tutti i 18enni che si registrano sul portale 18app dal 31 gennaio al 31 ottobre 2023.
A quanto pare il 2023 sarà l’ultimo anno per il Bonus Cultura. Il Governo Meloni, infatti, ha già annunciato che dal 2024 questo contributo verrà sostituito con altri due bonus, la Carta Cultura e la Carta del Merito.
Bonus Università (No Tax Area)
Questo incentivo consente agli studenti provenienti da nuclei familiari a basso reddito di diminuire o azzerare le tasse universitarie. Può essere richiesto da tutti i nuclei familiari all’interno dei quali sia presente uno studente che frequenta un percorso di studi universitario, e tra i requisiti vengono stabilite annualmente le soglie ISEE che ne permettono l’accesso. Ogni ateneo fissa e determina le modalità di accesso, che possono essere sia di natura economica che di merito. È presso le segreterie universitarie che gli studenti e le studentesse possono informarsi su come accedere.
Le borse di studio: regionali e di ateneo
Ogni regione italiana prevede ogni anno un numero di borse di studio destinate agli studenti più meritevoli. L’importo viene stabilito ogni anno dal MIUR che lo suddivide in tre fasce distinguendo studenti pendolari, fuori sede e in sede. Oltre a queste borse di studio, erogate tramite bandi a livello regionale, esistono anche quelle erogate dalle singole università. I requisiti e gli importi vengono indicati nei singoli bandi o nei portali telematici delle istituzioni. Anche in questo caso, invitiamo studenti e famiglie a consultare il sito della regione presso la quale si frequenta il corso di studio e il sito dell’ateneo (solitamente vi è una sezione dedicata al “diritto allo studio”), quando non a recarsi direttamente in segreteria per ottenere supporto.
Una nota: nel bando della Regione Lombardia è previsto un incremento del 20% in più sulle borse di studio destinate alle studentesse dei corsi STEM (science, technology, engineering and mathematics).
Bonus e borse di studio Inps
L’Inps eroga diverse tipologie di prestazioni, che hanno però dei requisiti di accesso limitate ai dipendenti pubblici in servizio e in pensione; agli ex Enam, insegnanti e dirigenti scolastici; ai dipendenti o ex dipendenti Poste Italiane; ai pensionati iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici. Tutte le prestazioni sono consultabili nella pagina dedicata del sito Inps.
Per esempio, il Bonus Universitari è un contributo economico che permette agli studenti universitari di ricevere un assegno di 1.000 oppure 2.000 euro. È richiesta una media ponderata minima da rispettare, fissata a 24/30. Per gli ex studenti, invece, vale il voto di laurea, che deve essere di almeno 88 su 110. Potranno accedere al bonus studenti 2023 INPS anche gli studenti partecipanti al programma Erasmus.
Esistono poi le borse di studio a copertura parziale delle spese per la frequenza di scuole di primo e secondo grado, università e, per gli studenti fuori sede, Istituti Tecnici Superiori (ITS), stessi requisiti di cui sopra. L’assegnazione delle borse di studio viene effettuata attraverso bandi di concorso separati, la cui pubblicazione avviene generalmente tra il penultimo trimestre dell’anno e il primo trimestre dell’anno successivo e sono consultabili nella sezione Borse di studio del sito Inps.
Bonus trasporto pubblico
Il contributo di 60 euro per i trasporti pubblici destinato a lavoratori e studenti con redditi inferiori a 20.000 euro, è stato rinnovato. Con la pubblicazione del decreto attuativo di Mef, Mit e ministero del lavoro del 27 marzo 2023, il voucher è ufficialmente operativo da aprile. Si può richiedere online sulla piattaforma del ministero dei trasporti. Attenzione: come lo scorso anno, il bonus sarà richiedibile una volta al mese e, quindi, sarà più conveniente utilizzarlo per il pagamento dell’abbonamento mensile piuttosto che per un annuale, anche se non dovesse utilizzato per intero.
Detrazioni per figli studenti
Un’agevolazione di cui spesso si sottovaluta la portata, è quella delle detrazioni fiscali rivolte a chi ha figli studenti. Per consentire l’accesso all’istruzione universitaria e superiore a più studenti possibili, lo Stato consente di detrarre ai fini IRPEF le spese. Pertanto, le tasse e i contributi di iscrizione per i corsi di laurea e di formazione post laurea rientrano tra le somme che danno diritto a una detrazione del 19% da applicare sull’intero importo, senza alcun tetto di spesa.
La detrazione spetta per la frequenza di corsi di laurea in università statali e non statali, di corsi di perfezionamento e/o di specializzazione universitaria, tenuti presso università o istituti universitari pubblici o privati, italiani o stranieri, per cui anche Istituti tecnici superiori (ITS) in quanto equiparati alle spese universitarie e Corsi istituiti presso i Conservatori di Musica e gli Istituti musicali pareggiati.
La detrazione spetta per le spese sostenute nel 2022 e si può ottenere in sede di Dichiarazione dei Redditi (la scadenza ultima per la presentazione del 730/2023 è il 30 settembre). Attenzione: la detrazione non si applica alle spese sostenute per l’acquisto di libri scolastici, strumenti musicali, materiale di cancelleria, viaggi ferroviari e di vitto e alloggio necessari per consentire la frequenza della scuola.
Bonus musica
Il Bonus per lo studio della musica è una detrazione fiscale del 19% a cui possono accedere i genitori con figli che nel 2022 risultano iscritti a un percorso di educazione musicale. Nello specifico, per poter richiedere il Bonus musica in fase di dichiarazione dei redditi, la famiglia deve essere in possesso dei seguenti requisiti: reddito complessivo non superiore a 36.000 euro nel 2022; figli di età compresa tra i 5 e i 18 anni; spese di iscrizione o abbonamento, sostenute nel 2022, presso una delle seguenti scuole: conservatori di musica; istituzioni AFAM (alta formazione artistica, musicale e coreutica) riconosciute; scuole di musica riconosciute e iscritte nei registri regionali; cori, bande e scuole di musica riconosciute da un ente pubblico.
Detrazione spese sportive
Consiste in una detrazione fiscale del 19% che può essere richiesta dai contribuenti (genitori) con minori a carico, che svolgono attività sportive dilettantistiche. Spetta ai contribuenti con figli o minori a carico di età compresa tra i 5 e i 18 anni.L’importo massimo detraibile è pari a 210 euro per ciascun ragazzo, da ripartire tra i genitori. Il reddito complessivo deve essere inferiore a 120.000 euro nel 2022. Oltre tale soglia, la detrazione decresce, fino ad azzerarsi al raggiungimento dei 240.000 euro di reddito.
Detrazione affitto studenti fuorisede (Bonus affitto studenti)
La detrazione dell’affitto per gli studenti universitari fuori sede può essere richiesta con il modello 730/2023 fino ad un massimo di 2.633 euro di spesa, consentendo quindi di recuperare a titolo di rimborso IRPEF un importo pari a circa 500 euro. Meno di un mese per una stanza singola a Milano, lo sappiamo, ma tant’è. Ai fini della detrazione è necessario che gli studenti siano iscritti ad un corso di laurea in un’università situata in un Comune diverso da quello di residenza (anche all’estero), situato ad almeno 100 km dal Comune di residenza. Il subaffitto non dà diritto alla detrazione.
Assegno Unico
Un figlio studente è un figlio a carico, pertanto ai genitori spetta l’Assegno Unico, ovvero il contributo unico e universale figli con un valore che varia da 175 euro a 50 euro al mese per ogni figlio minorenne. Dai 18 ai 21 anni il contributo varia da da 85 euro a 25 euro. L’importo spettante dipende dall’ISEE e dall’età dei bambini, ad eccezione dei figli disabili per cui non vi sono limiti di età.
Bonus libri (detto anche Bonus Scuola o Dote Scuola)
Su disposizione del Family Act, la legge che ha riorganizzato e riformato gli aiuti alle famiglie con figli minori, tutte le amministrazioni pubbliche dovranno garantire ai cittadini con basso reddito la possibilità di usufruire del bonus libri scolastici (e materiale didattico). È destinato alle famiglie con figli che frequentano le scuole secondarie, paritarie o statali, o formative accreditate dalla regione. I bandi vengono pubblicati dalle singole regioni, e i requisiti variano. Occorre dunque monitorare i siti delle Regioni nel periodo che va da luglio a ottobre (in Lombardia, ad esempio, il termine per presentare le domande per Materiale didattico era il 15 giugno).
Carta dello Studente
“IoStudio – la Carta dello Studente“ viene distribuita ogni anno a tutti gli studenti frequentanti gli istituti secondari di II grado statali e paritari d’Italia. Le Carte vengono consegnate agli studenti del primo anno di corso direttamente dalle segreterie scolastiche e hanno una validità di 5 anni.
Si configurano come carte prepagate ricaricabili Postepay, e hanno un duplice scopo: attestare lo status di studente, anche all’estero; ricevere sconti, offerte e vantaggi dai partner nazionali e internazionali. È possibile scaricare il modulo di richiesta a questo link.
Carta Giovani Nazionale
Questa carta è riservata ai giovani italiani tra i 18 e i 35 anni, e consente di usufruire di agevolazioni e sconti su determinati beni e servizi, soprattutto a carattere culturale e formativo. Si tratta di una carta virtuale gratuita, che si può ottenere e conservare all’interno della App IO.
Per richiederla è necessario essere in possesso di un’identità virtuale (SPID o CIE) e aver scaricato l’applicazione sul proprio smartphone. I partner che aderiscono offrendo sconti e agevolazioni sono di diverse tipologie: viaggi (Airbnb, Flixbus, Ita airways, Grimaldi lines); corsi di formazione, istruzione e corsi di lingua (British council, Business school 24, Feltrinelli education); intrattenimento e spettacoli (Agis sconti per eventi e spettacoli dal vivo, Uci cinema;) mobilità sostenibile; shopping (Decathlon italia, La Feltrinelli, Rinascente).
Fondo per lo Studio
Il Fondo per lo Studio, o Fondo per il credito ai giovani, è una misura che consente agli studenti con risorse finanziarie insufficienti, di proseguire con gli studi, completando la propria formazione. Consiste in un finanziamento fino a 25.000 euro, erogati in rate annuali di 5.000 euro. L’erogazione viene gestita dalle banche e dagli istituti finanziari, ma il Fondo per lo Studio opera come garante della banca che concede il finanziamento. Per quanto controversa possa risultare la misura dei finanziamenti e del credito bancario, può consentire di studiare senza il bisogno di lavorare o di chiedere sacrifici alla famiglia. Per accedere al Fondo per lo studio è necessario presentare la domanda direttamente alle banche aderenti all’iniziativa, presenti sul sito dedicato: www.diamoglifuturo.it
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